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Quanto costa la provvigione di un’agenzia immobiliare per l’affitto

Affitto casa agenzia immobiliare

In questo articolo approfondiamo l’argomento su quanto costa affittare casa tramite agenzia immobiliare.

Se sei il proprietario di un immobile, potresti aver bisogno di realizzare un investimento e quindi affittarlo. La soluzione per sfruttare al meglio la rendita di una proprietà in cui non abiti o di un immobile che al momento ha un valore basso per essere venduto, è quella di affittare casa.

Molti proprietari di immobili scelgono di affittare le loro case per conto proprio.

Ciò significa anche che sono responsabili dell’intero processo di affitto del loro immobile, dalla pubblicità alle visite con i potenziali inquilini, alla selezione dei candidati qualificati e alla registrazione del contratto.

L’agente immobiliare semplifica questi passaggi, poiché fa da mediatore tra le due parti durante la locazione o la compravendita.

Dal punto di vista del locatore o proprietario, l’agenzia immobiliare prende in carico di affittare l’immobile con tutto il lavoro che ciò comporta. Senza la mediazione di un’agenzia, l’insieme dei passaggi indispensabili per concludere l’accordo, graverebbe sul proprietario di casa.

La provvigione all’agenzia immobiliare per l’affitto di una casa rappresenta quindi il compenso per il professionista che si occupa della mediazione.

Nei prossimi paragrafi scopriamo quando si paga una provvigione, chi deve pagarla e cosa stabilisce la legge.

Perché affidarsi ad un’agenzia immobiliare

Il settore immobiliare è un mercato in piena espansione che può essere intimidatorio per chi ha appena iniziato. Un’agenzia immobiliare può fornire una grande quantità di assistenza ai nuovi proprietari di immobili. Se state pensando di investire in una proprietà, ecco alcune ragioni per scegliere le migliori agenzie immobiliari per affittare la vostra casa in sicurezza.

Compiti svolti da un agente immobiliare

Anche se affittare una casa può sembrare un compito facile, comporta diversi dettagli logistici che il proprietario deve gestire.

Gli agenti immobiliari hanno esperienza con le proprietà in affitto e possono aiutare a rendere il processo più fluido.

I compiti del proprietario per trovare affittuari possono essere davvero molti. Se non conosce già qualcuno che vuole trasferirsi nel suo immobile, sarà suo compito trovare gli interessati e programmare le visite.

In molte aree della città, c’è una forte concorrenza tra i proprietari per i potenziali inquilini, in particolare nei quartieri più desiderabili. Cercare di assicurarsi che il proprio immobile attragga abbastanza attenzione o investire tempo nello screening dei potenziali affittuari, (inclusi controlli di solvibilità e interviste di persona ai possibili inquilini) può portare via molto tempo.

Gli agenti di intermediazione immobiliare hanno accesso a una vasta gamma di dati sui mercati immobiliari locali; sapranno quanta domanda c’è per le proprietà in affitto e che tipo di reddito ci si può aspettare dalla proprietà data la sua posizione e i suoi servizi.

L’agenzia immobiliare, inoltre sa consigliare il contratto di locazione ad uso abitativo più adatto alle esigenze del locatore:

  • un contratto di locazione transitorio, della durata minima di un mese e una durata massima di 18 mesi. Indicato per chi pensa di aver bisogno di rientrare in possesso dell’immobile a breve termine.
  • un contratto di 3 anni +2 a canone concordato, con canone di locazione stabilito da accordi tra organizzazioni sindacali più rappresentative di locatori e inquilini a livello locale. Tipo di contratto che permette di scegliere il regime di tassazione del canone. Le opzioni di scelta sono tra il regime ordinario IRPEF e il regime a cedolare secca. Gli immobili che vengono affittati con canone concordato hanno una riduzione delle aliquote IMU e TASI del 25%;
  • il contratto a canone libero 4+4 tra i più diffusi in Italia, se si vuol determinare liberamente l’importo del canone di locazione. Si possono inoltre decidere elementi accessori del contratto come l’adeguamento Istat del canone.
  • Contratti di affitto per studenti universitari. 

Per le locazioni di immobili commerciali o ad uso diverso da quello abitativo ( negozi, uffici, magazzini) è previsto un contratto di anni 6+6.

A chi spetta il costo della provvigione all’agenzia immobiliare per l’affitto?

Per capire chi debba farsi carico della provvigione all’agenzia immobiliare per l’affitto di un immobile bisogna fare riferimento all’articolo 1755 del Codice Civile.

Questo passaggio stabilisce il diritto dell’agenzia immobiliare a vedersi riconoscere una provvigione da ciascuna delle parti quando ” l’affare ” si conclude grazie alla sua opera. Inoltre è espressamente disposto:

Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento.

E aggiunge:

La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità.

Poiché la norma è riferita in modo generico al concetto di ” affare “, la commissione si applica sia alla locazione (affitti di immobili) che alle compravendite immobiliari.

Per quel che riguarda la spesa quantificabile della provvigione stabiliti dalla norma, si ricorre molto spesso alla espressa e previa pattuizione scritta.

I criteri indicati sopra sono derogabili, pertanto è plausibile che le parti si possano accordare affinché il pagamento possa essere a carico di una delle due parti (locatore o inquilino) e non di entrambi.

A quanto ammontano le provvigioni sull’affitto?

Nel nostro caso per la provvigione degli affitti, adottiamo una liquidazione semplice che consiste nel pagamento della mensilità d’affitto più Iva.

Una volta conclusa la mediazione, la nostra agenzia immobiliare si occupa della registrazione del contratto di affitto e di completare tutti gli adempimenti necessari alla conclusione dell’affare.

L’ammontare della provvigione solitamente varia tra l’importo di una mensilità e la percentuale del 15% del canone annuo di locazione dell’immobile.

A seconda dei diversi casi la provvigione viene corrisposta sia dal locatore che dal conduttore nel momento in cui si raggiunga l’accordo scritto.

A tal proposito e come già specificato sopra, si è espressa la più recente sentenza n. 24950/16 della Corte di Cassazione in cui si stabilisce chiaramente che a contare non è tanto la presenza di un accordo scritto, ma la concreta utilità che il mediatore immobiliare apporta  alla conclusione dell’affare tra i due contraenti.

Provvigione agenzia immobiliare quando pagare

La tariffa per la mediazione dell’agenzia immobiliare viene corrisposta nel momento della firma del contratto di locazione. In alcune situazioni si ricorre a dilazionare il pagamento con un primo acconto e un saldo alla conclusione dell’affare.

Spese relative alla documentazione dell’immobile

Affinché si possa procedere con la stipula del contratto di affitto, il proprietario deve fornire la documentazione relativa all’immobile da locare.

A tal proposito è bene ricordare che saranno necessari i seguenti documenti:

  • Planimetria catastale della casa e la visura catastale storica. Nella visura sono presenti i dati relativi all’immobile che saranno riportati nel nuovo contratto d’affitto mentre la planimetria può essere utile all’inquilino per valutare le misure degli ambienti dell’abitazione.
  • In alcuni casi potrebbe essere necessario anche l’atto di provenienza dell’immobile
  • Attestato di prestazione energetica APE con l’indicazione della causale: “locazione”. Per maggiori dettagli sui costi di questa importante certificazione leggi il nostro articolo guida .

Le spese di registrazione del contratto di locazione

Affinché il contratto di locazione abbia valore dal punto di vista civile, deve essere registrato presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. I costi di registrazione variano a seconda del tipo di immobile e destinazione d’uso.

L’imposta di registro è pari al 2% del canone di locazione annuo. L’intera somma può essere saldata al momento della registrazione moltiplicando l’importo per ogni annualità prevista dal contratto oppure può essere pagata annualmente. Si consideri poi di aggiungere una marca da bollo di 16 euro per ogni quattro pagine di contratto e di aggiungere altresì una marca da bollo di 16 euro per ogni allegato al contratto come APE, inventario di mobili, planimetrie ecc.

Nella Legge di Stabilità 2016 si è precisato che l’imposta di bollo può essere ripartita in parti uguali tra proprietario e affittuario sebbene solitamente questa sia a carico dell’inquilino.

Nella legge si è precisato che il proprietario può farsi carico completamente della spesa escludendo gli inquilini dall’onere ma non può mai imporre ai suoi affittuari l’intera spesa di registrazione del contratto.

Nel caso in cui il contratto di locazione preveda un regime con cedolare secca questo è esentato sia dal costo dell’imposta di bollo che di registro.

La registrazione del contratto di locazione è obbligatoria.

Oltre l’affitto: i costi della vendita immobiliare con agenzia

Se affittare casa attraverso un’agenzia immobiliare ha i suoi costi e procedure, lo stesso può dirsi per quanto riguarda la vendita. In effetti, mentre molti proprietari di immobili optano per l’affitto come soluzione per guadagnare dalla loro proprietà, altri potrebbero vedere l’opportunità di vendere, specialmente in mercati immobiliari favorevoli. Anche in questo caso, un agente immobiliare potrebbe essere un valido alleato. La vendita di una proprietà, infatti, comporta una serie di passaggi complessi e dettagliati, quali valutazioni accurate, negoziazioni e gestione della burocrazia. Scopri di più su quanto costa vendere casa tramite agenzia immobiliare e su come un professionista possa agevolarti in questo percorso.

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