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Certificato di agibilità locale commerciale

certificato di agibilità locale commerciale

Quando si parla del certificato di agibilità di un locale commerciale si fa riferimento al documento che attesta che un immobile adibito ad uso commerciale, abbia determinati requisiti.

Dedichiamo questo articolo all’approfondimento di che cos’è il certificato di agibilità, quali sono i documenti che servono per richiederlo e ottenerlo, chi lo rilascia e i costi.

Chiariremo inoltre cosa succede se il documento che attesta l’agibilità dovesse mancare.

Che cos’è l’agibilità di un locale commerciale?

Per definire che cos’è l’agibilità di un locale commerciale è bene chiarire cosa sia un locale commerciale.

locali commerciali sono i locali in cui si svolge un’attività commerciale e si opera un’impresa.

L’attività commerciale è un’attività autonoma svolta da una persona fisica, imprenditore o da una società commerciale. Consiste nell’acquisto di beni per la loro rivendita, nella vendita di servizi commerciali (agenzia immobiliare, ristorante, ecc.). Implica l’accoglienza dei clienti.

Affinché siano attestate le condizioni di sicurezza, salubrità, igiene, risparmio energetico degli edifici e degli impianti installati, oltre che la conformità dell’opera al progetto presentato, è necessario possedere un certificato di agibilità locale commerciale, come prevede la normativa vigente D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia).

Tuttavia, come vedremo nei prossimi paragrafi, fare richiesta del certificato di agibilità non è sempre obbligatorio.

Documenti per avere il certificato di agibilità locale commerciale

L’obbligatorietà del certificato di agibilità di un locale commerciale è contemplata in caso di esercizio di attività commerciale, oppure vendita o affitto di locali di tipo commerciale . Ecco le diverse situazioni in cui si è obbligati ad assolvere alla richiesta di questo documento:

  • se i locali commerciali sono di nuova costruzione
  • nel caso in cui gli interventi siano effettuati su locali già esistenti e questi influiscono sulle condizioni di risparmio energetico, sicurezza, salubrità e igiene
  • quando nei locali preesistenti vengono effettuate ricostruzioni o sopraelevazioni. Questo avviene anche se le modifiche sono parziali.

I documenti per richiedere il certificato di agibilità per un locale commerciale possono essere ottenuti facilmente, sebbene la molta burocrazia complichi un po’ le cose.  Per diversi documenti da produrre infatti è necessario un tecnico abilitato ed iscritto all’albo professionale.

La richiesta dell’attestato di agibilità si attua compilando un modello preimpostato che viene fornito dal Comune di competenza.

Le sezioni da compilare con attenzione sono quelle dei dati personali e quelle relative al locale commerciale.

In queste ultime informazioni è necessario fornire con accuratezza i dati catastali.  I tempi necessari per istruire la pratica sono molto variabili e possono richiedere da uno a tre mesi.

Compilati i dati personali del proprietario e quelli catastali dell’immobile sarà necessario apporre al modello prestampato una marca da bollo da euro 16,00.

Condizioni e requisiti di agibilità necessari

Come abbiamo già detto, l’agibilità di un locale commerciale attesta l’esistenza di determinate condizioni che rispettano le normative in vigore nel momento in cui la richiesta è inoltrata al Comune. Nel dettaglio capiamo meglio quali siano i requisiti.

Sicurezza: riguarda tutti gli impianti e i materiali che servono a garantire la sicurezza delle persone nei locali commerciali.

Si verifica infatti che vengano adottati sistemi di antinfortunistica, antincendio e materiali particolarmente sicuri per costruzione e ristrutturazione degli edifici.

Igiene e la salubrità degli ambienti: questa normativa interessa tutta l’impiantistica igienico-sanitaria.

Solitamente riguarda la normativa da rispettare per i tipi di materiali da usare nel rivestimento dei pavimenti e delle pareti dei vari ambienti del locale commerciale, il sistema di aerazione e il numero di servizi igienici in base ai metri quadri. Affinché le condizioni di salubrità vengano rispettate, sono chiamate in causa le Aziende Sanitarie Locali che hanno il compito di verificare il rispetto delle normative e comunicarle al Comune.

Risparmio energetico e installazione impianti: secondo le ultime normative, gli impianti devono garantire consumi energetici annuali bassi. I materiali di costruzione degli immobili devono essere ecosostenibili, poco impattanti sull’ambiente e non inquinanti. Il risparmio energetico viene certificato con l’ attestazione di prestazione energetica APE . Il documento, indispensabile, viene rilasciato da un professionista abilitato che ha il compito di catalogare l’immobile con una lettera che ne attesta la qualità.

Chi rilascia l’agibilità di un immobile?

Il certificato di agibilità è il documento che viene rilasciato dal dirigente del comune o da un responsabile delegato, che attesta come nel locale commerciale sussistano le condizioni richieste dalle normative.

Per ottenere il certificato di agibilità di un locale commerciale, occorre quindi presentare la domanda al Comune di appartenenza. A tale scopo, basta compilare un apposito modello prestampato che prevede l’indicazione di alcuni dati.

La richiesta di agibilità deve essere presentata entro il limite di 15 giorni dalla fine dei lavori di costruzione/ristrutturazione.

La sanzione pecuniaria in caso di ritardo nella richiesta è compresa tra i 77 euro e i 464 euro. La sanzione aumenta in proporzione al numero di giorni passati dalla mancata comunicazione di fine lavori.

Il Comune tramite il tecnico responsabile, ricevuta la domanda, istruisce la pratica. Da questo momento viene valutata la documentazione disponibile. Nel caso risultasse della documentazione mancante, questa viene richiesta.

Il certificato di agibilità del locale commerciale viene rilasciato dopo il versamento dei diritti di segreteria del Comune.

Dopo il rilascio del certificato, passati 30 giorni in cui Comune e ASL non esprimono pareri negativi o non richiedono altra documentazione, l’agibilità è attestata per il principio del silenzio/assenso.

L’agibilità sarà intesa come riconosciuta , dal momento che i requisiti del locale commerciale saranno considerati a norma.

Cosa succede se manca agibilità?

Uno dei requisiti indispensabili per potere occupare un immobile, sia che si tratti di immobile a uso abitativo o ad uso commerciale, è l’agibilità.

In mancanza del certificato di agibilità è possibile incorrere anche a pesanti sanzioni amministrative oltre che a una possibile richiesta di sgombero dei locali.

È giusto precisare però, che una proprietà immobiliare può essere venduta anche in assenza di agibilità, a condizione che l’acquirente venga informato.

Nel caso di affitto, è l’inquilino ad assicurarsi e verificare che siano presenti le certificazioni per svolgere una determinata attività nel locale commerciale. Non è pertanto il locatore ad essere responsabile, salvo diversi accordi durante la stesura del contratto di affitto .

La responsabilità del locatore si ha nel caso in cui, questi sapendo dell’uso che l’inquilino vuol fare dell’immobile, gli abbia espressamente confermato che il locale è idoneo allo svolgimento dell’attività.

Costo agibilità di un locale commerciale

Il costo totale per il certificato di agibilità ovvero la Segnalazione Certificata per l’Agibilità (SCA) è in linea di massima composto da:

  • Costo variabile tra i 120 e i 1500 euro per l’onorario del tecnico professionista che deve eseguire la pratica per la SCA
  • Costo dei diritti di segreteria che possono variare a seconda del Comune di appartenenza dell’immobile e che partono dai 50 euro.
  • Due marche da bollo da 16 euro per richiedere il certificato e ritirarlo
  • Costi proporzionati all’entità dei lavori che possono arrivare fino a 4.000 euro per il collaudo statico 
  • Costi variabili tra gli 80 e i 300 euro per la verifica degli impianti.

Agibilità locale commerciale di vecchia costruzione

Come abbiamo già precisato ci sono alcune situazioni in cui il certificato di agibilità non è sempre obbligatorio.

Uno di questi casi è quando un locale commerciale si trova in un edificio ultimato prima del 28/8/1934, data in cui è entrata in vigore l’imposizione di legge per richiederlo.

È indispensabile tuttavia che nel locale non vi siano stati lavori che hanno alterato e modificato lo stato originario dei locali. Questi lavori prevedono ampliamenti, sopraelevazioni e importanti modifiche strutturali dell’edificio dovute a ristrutturazioni.

L’obbligatorietà del certificato non è prevista anche per il proprietario del locale commerciale che non voglia vendere o affittare il locale o non voglia svolgere all’interno alcuna attività commerciale.

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