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Donazione immobile: tutto ciò che devi sapere

Donazione immobile come funziona

La donazione immobile, che può riguardare qualsiasi tipologia di bene come una casa, un appartamento o un fabbricato, è un argomento complesso che coinvolge molteplici aspetti legali e fiscali. Questa guida mira a fornire le informazioni necessarie per chi sta considerando la possibilità di fare una donazione immobiliare, come ad esempio donare casa ai figli, cercando di comprendere quando e se convenga procedere in tal senso.

Cos’è la donazione di un immobile?

La donazione immobiliare rappresenta un atto tramite cui il detentore di un bene immobile (come ad esempio un’abitazione, un terreno o un appartamento) cede gratuitamente la sua proprietà a un’altra persona, il donatario, senza pretendere alcun corrispettivo.

Questo atto di generosità di una parte verso l’altra deve essere documentato mediante un atto notarile scritto.

L’atto di donazione di un immobile deve includere una serie di dettagli, quali la descrizione precisa dell’immobile in questione, l’identificazione delle parti coinvolte (donante e donatario), la stima del valore dell’immobile e l’eventuale accennare a eventuali oneri a carico del donatario.

In termini pratici, la donazione di beni immobili viene spesso utilizzata nelle relazioni familiari, come tra genitori e figli o nonni e nipoti. Dal punto di vista fiscale, ci sono ampie esenzioni che prevedono l’esenzione dall’imposta sulla donazione, rendendo questa opzione più vantaggiosa della vendita.

La donazione di un bene immobile è un contratto gratuito e produce effetti reali: infatti, il diritto di proprietà si trasferisce semplicemente con la manifestazione del consenso e non richiede la consegna, che invece è prevista per le donazioni di modico valore ai sensi dell’art. 783 c.c..

Il ruolo del notaio nella donazione immobiliare

Un ruolo chiave nel processo di donazione immobiliare è svolto dal notaio. Questo professionista è infatti responsabile della redazione dell’atto di donazione immobile, che certifica ufficialmente il trasferimento di proprietà. Questo atto rappresenta un documento legale fondamentale, che deve poi essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate e il Catasto.

Data la complessità delle questioni che possono derivare da una donazione, è consigliabile cercare la consulenza di un notaio, il quale sarà in grado di proporre soluzioni giuridiche per prevenire futuri conflitti familiari dolorosi e problemi significativi di commerciabilità dei beni donati.

Il notaio svolge un ruolo fondamentale per pianificare con serenità e consapevolezza le future disposizioni familiari.

Considerando gli effetti della donazione sul patrimonio del donante, quest’ultima si attua tramite atto pubblico alla presenza di due testimoni.

Tasse, imposte e costi sulla donazione immobile

Un aspetto fondamentale da considerare quando si pensa a donare un immobile riguarda le tasse sulla casa e le imposte. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, anche la donazione di un immobile comporta il pagamento di alcuni tributi, il cui importo può variare a seconda del grado di parentela tra donante e beneficiario.

Come in tutti i contratti che prevedono il trasferimento di proprietà di un bene immobile, anche per la donazione, le spese prevedono l’imposta ipotecaria pari al 2% del valore catastale dell’immobile e l’imposta catastale dell’1%. Nel caso in cui il donatario riceva il bene come abitazione principale, le due imposte sono quantificate in un importo fisso di 200 euro.

È inoltre prevista l’imposta di bollo, fissata a 230 euro, e l’imposta di registro, fissata a 200 euro.

Infine, l’ultima voce di costo è rappresentata dall’onorario del notaio. La tariffa del professionista varia in base a diversi fattori, come la categoria catastale e la rendita dell’immobile, e generalmente tende ad aumentare in proporzione al valore dell’abitazione.

La riserva di usufrutto nella donazione di immobili

Un’altra figura da considerare nel processo di donazione immobiliare è quella della riserva di usufrutto. In pratica, la persona che dona un immobile può decidere di mantenere per sé il diritto di usufrutto, che le consente di continuare a utilizzare l’immobile o di percepirne i frutti, ad esempio l’affitto, pur avendone trasferito la proprietà.

La donazione con riserva di usufrutto è un meccanismo molto usato, soprattutto in ambito familiare. Supponiamo ad esempio che una madre voglia donare il suo appartamento al figlio, ma desideri mantenere il diritto di abitare in quella casa per il resto della sua vita. In questo caso, si può procedere con una donazione con riserva di usufrutto.

Nell’atto di donazione, si stipulerà che la madre (donante) trasferisce la nuda proprietà dell’appartamento al figlio (donatario), ma si riserva l’usufrutto dell’immobile. Questo significa che la madre avrà il diritto di vivere nell’appartamento fino alla sua morte, dopodiché il figlio diventerà automaticamente il pieno proprietario.

Un altro esempio può essere quello di un proprietario di un negozio o di un edificio adibito a uffici. Il proprietario potrebbe decidere di donare l’immobile ai suoi figli, riservandosi l’usufrutto. In questo modo, potrebbe continuare a percepire i redditi derivanti dall’affitto dei locali, mentre i figli diventerebbero i nudi proprietari dell’edificio. Alla morte del genitore, i figli diventerebbero automaticamente i pieni proprietari dell’immobile, con il diritto di usufruire dei redditi da affitto.

In entrambi i casi, la donazione con riserva di usufrutto consente al donante di continuare a beneficiare dell’immobile, pur avendo trasferito la proprietà ad un altro soggetto. Allo stesso tempo, consente al donatario di diventare proprietario dell’immobile, seppure in forma “nuda”, ovvero senza il diritto di usufrutto.

Vincoli e limitazioni della donazione di un bene immobile

La donazione di un bene immobile è soggetta a una serie di vincoli e limitazioni. Tra questi, il più importante è sicuramente la cosiddetta “azione di riduzione”, che i legittimari (ovvero gli eredi necessari, come i figli, fratelli o il coniuge) possono intraprendere se ritengono che la donazione abbia leso la loro quota di eredità. È dunque sempre fondamentale valutare attentamente la scelta di fare una donazione immobiliare, in particolar modo quando si pensa di donare casa ai figli.

Nel contesto di un’eredità condivisa tra fratelli, potrebbe verificarsi una situazione in cui uno dei fratelli erediti un immobile, mentre gli altri ricevono solo una quota del conto corrente, il cui valore è notevolmente inferiore rispetto al valore dell’immobile.

Se il fratello che ha ereditato l’immobile dovesse decidere di venderlo, gli altri eredi, in qualità di legittimari, avrebbero la possibilità di esercitare l’azione di riduzione.

Questa circostanza non è molto comune, dal momento che sono poche le persone disposte ad acquistare un’abitazione donata, e le banche tendono a non finanziare transazioni di questo tipo.

Gli eredi dispongono sempre di una finestra temporale prestabilita per esercitare il proprio diritto all’eredità. I termini da considerare sono due:

  • hanno fino a 10 anni dall’apertura della successione per agire contro il donatario e rivendicare la propria quota legittima dell’eredità;
  • dispongono di 20 anni per agire contro terzi che abbiano acquistato la casa risultante dalla donazione.

Una volta scaduto il termine di 10 anni, gli eredi legittimari non potranno più richiedere la loro quota ereditaria.

Per i terzi acquirenti, il rischio è rappresentato dall’acquisto di un’abitazione e dall’eventuale obbligo di restituire l’immobile agli eredi legittimari. Un modo per prevenire questo problema potrebbe essere richiedere agli eredi legittimari un atto di rinuncia all’azione di regresso sul bene.

La donazione di una casa e le implicazioni fiscali

Come per qualsiasi altro immobile, anche la donazione di un appartamento comporta delle implicazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate richiede infatti il pagamento dell’imposta di donazione, che varia in base al valore dell’appartamento e al grado di parentela tra donante e beneficiario. Per maggiori dettagli consulta la scheda sull’imposta di donazione dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, se l’appartamento donato viene successivamente venduto, si dovranno considerare anche le potenziali imposte sulle plusvalenze immobiliari.

Donazioni di immobili: come fare?

Per effettuare una donazione immobiliare è necessario rivolgersi a un notaio, che provvederà a redigere l’atto di donazione di beni immobili. Il notaio avrà anche il compito di registrare l’atto presso l’Agenzia delle Entrate e il Catasto.

È importante ricordare che, sebbene la donazione sia un atto di liberalità, essa comporta delle spese notarili e fiscali, che variano in base al valore dell’immobile donato e al grado di parentela tra donante e beneficiario.

Valutazione di una casa in caso di donazione

Al momento di effettuare una donazione, è necessario che tutti i discendenti ricevano quote equivalenti. Pertanto, il valore dei beni trasferiti in questo modo verrà dedotto dalla quota che spetta all’erede in questione. È quindi fondamentale procedere con una valutazione immobile accurata per assicurare che la suddivisione dell’eredità avvenga sulla base di un importo preciso.

Approfondendo, possiamo dire che la legge prevede un principio di eguaglianza tra gli eredi legittimari, il quale impone che la donazione, sommata alla quota di eredità, non superi la quota legittima spettante a ciascuno.

Questa valutazione deve tener conto sia del valore corrente dei beni al momento della donazione, sia di eventuali fluttuazioni di valore fino al momento dell’apertura della successione. Inoltre, deve essere considerato il valore della quota di legittima che spetterebbe all’erede in assenza di donazioni.

Se la somma del valore della donazione e della quota di eredità supera la quota di legittima, l’erede legittimario ha diritto a richiedere la riduzione della donazione. Si tratta di un’azione legale che mira a ripristinare l’equilibrio tra le quote ereditarie.

Ecco perché è di fondamentale importanza fare un’accurata valutazione dei beni oggetto di donazione e della successione ereditaria. Una corretta valutazione non solo assicura che l’eredità sia distribuita in maniera equa, ma aiuta anche a prevenire potenziali dispute tra gli eredi.

L’Agenzia Il Sestante Immobiliare è specializzata nella valutazione di immobili di qualsiasi tipo.

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Siamo in grado di fornire valutazioni precise e imparziali che possono essere utilizzate per una varietà di scopi, tra cui acquisto o vendita di immobili, richiesta di finanziamenti ipotecari o assicurativi, divisione patrimoniale o altre necessità legali. Ci impegniamo a offrire un servizio professionale e affidabile per soddisfare le esigenze dei nostri clienti nel campo delle valutazioni immobiliari.

Donazione di immobili in vita: conviene?

La donazione di un immobile in vita può essere un’ottima soluzione per evitare problemi successivi legati alla successione. Tuttavia, come abbiamo visto, tale decisione comporta anche una serie di costi e vincoli, che è sempre bene valutare attentamente.

È inoltre possibile fare una donazione con riserva di usufrutto, che permette al donante di continuare a vivere nell’immobile o di percepirne gli eventuali redditi.

Donazione di immobili ai figli: costi e considerazioni finali

Come abbiamo visto, la donazione di immobili ai figli comporta comunque una serie di costi, che variano in base al valore dell’immobile e al grado di parentela.

La donazione immobiliare può rappresentare una soluzione strategica per pianificare in anticipo la questione successoria, riducendo al minimo eventuali conflitti tra gli eredi. Tuttavia, è sempre fondamentale esaminare accuratamente tutti gli aspetti legati a questa scelta.

Prima di tutto, bisogna tenere presente le implicazioni fiscali. La donazione, infatti, prevede il pagamento di imposte, il cui importo varia in base al grado di parentela tra donante e donatario e al valore dell’immobile. Inoltre, in caso di vendita dell’immobile donato, si dovranno considerare anche eventuali tasse sulle plusvalenze immobiliari.

In secondo luogo, bisogna considerare l’aspetto legale. La donazione è un atto irrevocabile, il che significa che una volta fatto, non può essere annullato, a meno che non si verifichino circostanze eccezionali previste dalla legge.

Infine, è necessario tenere conto dell’aspetto emotivo. La decisione di donare un immobile può avere un impatto significativo sulle dinamiche familiari e può comportare un senso di perdita per il donante.

In conclusione, prima di decidere di procedere con una donazione immobiliare, è fondamentale valutare attentamente tutti questi aspetti e, se possibile, chiedere il parere di un professionista del settore. Una scelta ponderata e ben informata può infatti fare la differenza tra una donazione di successo e una che porta a conseguenze indesiderate.

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